Nella settimana della moda di Milano, non tutte le sfilate avvengono in superficie. Etro presenta la sua nuova collezione in un luogo nascosto e suggestivo.
Si intitola “Nowhere” la collezione Primavera Estate 2024 disegnata da Marco De Vincenzo e presentata nel salone sotterraneo di Piazza Lina Bo Bardi. Per l’occasione è stato trasformato in un tempio pagano con colonne decorate con il motivo iconico del marchio in bassorilievo. Tante le fantasie e gli abbinamenti in quello che possiamo considerare non una semplice sfilata ma uno show che ha lasciato il pubblico senza fiato.
La collezione Primavera Estate 2024 di Etro
Un suggestivo spettacolo in una scenografia dal sapore antico e misterioso quello offerto da Marco De Vincenzo, autore della nuova collezione Primavera Estate 2024 di Etro. Presentata nei sotterranei di Piazza Lina Bo Bardi, il sapore è quello di un viaggio nel tempo grazie a una scenografia ben studiata e al luogo nascosto ed evocativo come d’altronde il titolo dello show, “Nowhere”.
Non è mancato l’iconico motivo signature di Etro, proposto in tante varianti di colore e tessuto. Un’inedita unione fra broccato e fiorato, con disegni cachemire e decori Wester. Lo stile ricorda leggermente quello maori e il tutto, condito con una dose di colori caldi delle spezie indiane.
Un viaggio nello spazio e nel tempo completato da jacquard di maglia spesso anche punto spugna. Sembra un po’ una processione in un Paese esotico la sfilata di Etro, in cui si intervallano completi dai pantaloni a palazzo oversize, abiti lunghi con tonalità auree, completi in denim con gonne lunghe come grandi protagoniste della scena ma soprattutto blanket-coat, nuovo must della maison. E ancora, gonne sarong e maxi bomber da città.
In passerella hanno sfilato fra le altre, una smagliante Maggie Rizer e Guinevere van Seenus. Non mancano gli accessori come gioielli chic, calzini a vista, scarpe di tante tipologie come ballerine ultra-flat a punta, stivaletti alti e zeppe.
L’atmosfera
La calda atmosfera viene creata non solo con la scenografia antica e il contesto buio ma anche con le note che accompagnano le modelle in passerella. La colonna sonora è un intreccio di ripercussioni africane, chitarre elettriche della band palermitana Santamarea e cori selvaggi che proiettano lo spettatore nelle sperdute isole oceaniche dove le tribù selvagge la fanno da padrone.
Piccola curiosità, il gruppo siciliano che abbiamo citato ha pubblicato l’inedito Acqua Bagnami proprio in occasione di questo show, in cui è stato rivisitato ad hoc e fa parte di una playlist curata dallo stesso Marco De Vincenzo, disponibile su Spotify.
Un’impronta emotiva importante nel pubblico che si è raccolto in un luogo segreto, misterioso, quasi magico. Qui ha potuto assistere a proposte interessanti che disegnano la donna come una guerriera sicura di sé, idea sottolineata anche dal trucco grafico molto audace.