Pensione a 61 anni, solo per questa categoria di lavoratori: chi sono i fortunati

Si va verso l’Ape social per tutte le donne al compimento di 61 anni di età. In poche parole potranno andare in pensione anticipata, vediamo le novità.

Donna con calcolatrice
Donna con calcolatrice – Ifatti.eu

L’Ape è la pensione anticipata per i lavoratori in stato di difficoltà, che chiedono di andare in pensione al compimento dei 63 anni di età. Introdotta nel 2017 è stata poi prorogata di anno in anno. Ora c’è una novità importante, vediamo di cosa si tratta.

Ape Donna 2024: in pensione a 61 anni?

L’Ape Donna 2024 è la novità di cui parliamo oggi, nata per dare slancio alla piatta riforma delle pensioni all’orizzonte. Prevede la possibilità per alcune donne, di andare in pensione a 61 anni anziché i classici 63 dell’Ape sociale, godendo comunque dell’indennità di accompagnamento alla pensione.

Si tratta di una via di mezzo fra l’Ape e Opzione donna, molto interessante per le lavoratrici svantaggiate e sebbene ancora non ci sia nulla di certo, l’attenzione è alta intorno a questo argomento, che viene inquadrato in quello più ampio della mini-riforma sulle pensioni 2024, che comprende fra l’altro la proroga di Quota 103.

Vale la pena a questo punto soffermarsi sulle novità in cantiere per il prossimo anno, fra cui appunto questa possibile soluzione.

Le novità sulle pensioni nel prossimo anno

Fra le diverse misure c’è la proroga dell’anticipo flessibile dato da Quota 103, ovvero il meccanismo che consente di andare in pensione con 62 anni di età e 41 di contributi. Tali requisiti devono essere maturati entro la fine dell’anno corrente, qualora se ne voglia beneficiare nel 2023. Se venisse prorogata, gli stesi requisiti devono essere maturati entro il 31 dicembre del 2024.

Donna al lavoro
Donna al lavoro – Ifatti.eu

Veniamo poi all’Ape sociale, anche questa è oggetto di valutazione da parte del governo e forse verranno ampliate le attività gravose che ne consentono l’accesso. Oggi le categorie che possono beneficiarne sono i disoccupati, i soggetti con capacità lavorativa ridotta e i dipendenti di occupazioni gravose (notturni, conducenti di veicoli per il servizio pubblico, attività usurante, caregiver).

Rimane un nodo importante da sciogliere, ovvero quello dell’Ape Donna 2024, ovvero le pensioni al femminile. Entra in gioco Opzione Donna, pensata nel 2023 per una platea ristretta che ora dovrebbe essere allargata, ma ci sono altre novità all’orizzonte. L’Ape Donna infatti unirebbe quella tradizionale e Opzione Donna perché consentirebbe di andare in pensione a 61 anni ad alcune categorie, appunto quelle citate in precedenza.

Economicamente sarebbe un accompagnamento vantaggioso di circa 1.500 euro mensili lordi, fino al compimento di 67 anni di età.

Donna al computer
Donna al computer – Ifatti.eu

Non resta che attendere che tutti questi argomenti importanti finiscano sul tavolo dei ministri e vengano discussi in maniera definitiva. Attualmente c’è molta polemica, specialmente intorno a Opzione Donna perché nella sua versione del 2023 ha escluso dall’accesso molte lavoratrici, limitandolo solo ad alcune. Queste possono andare in pensione a 60 anni se hanno raggiunto i 35 anni di versamenti, però l’uscita è legata al ricalcolo contributivo dell’assegno , con alcuni sconti solo in caso di figli.

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